SLENKA

SLENKA

REPORTAGE

Camporovere, Asiago, 24 agosto 2013

96 concorrenti di ogni sesso e quasi ogni età che partecipano tirando al campanaccio lontano m 10 dalla pedana di lancio.

10 tiri in cinque minuti è questo il ritmo della gara e ognuno si prende il suo tempo. Non è la mira a far la differenza sostiene qualcuno, pare che ci sia un’alta dose di casualità proseguono i discorsi, perché alcuni chiudono un occhio e mettono l’altro in mezzo alle gambe del legno, altri forse conoscono bene le proporzioni, le direzioni e la potenza del loro corpo ma c’è da dire che si va anche di slancio: tendi le braccia insieme all’elastico, senti la pelle tra le dita con il pallino duro dentro e quando la tensione è al punto giusto molli e lasci che il sibilo diventi silenzio o suono violento sull’obiettivo mirato.

La suerte.

“Andavo per funghi e ho trovato una slenka” afferma Lele Cunico autore del monumento che accoglie i tiratori nel luogo della gara.

Slenka per quasi tutti vuol dire infanzia, quando la si possiede un grosso pezzo d’indipendenza è conquistato! Otto anni e cercar di procurarsi da mangiare. Averne una vuol dire guadagnarsela partendo dalla ricerca del legno perfetto ossia quello con la diramazione più simmetrica possibile immaginandone l’efficienza e aderenza al proprio corpo. E poi, indispensabili, i pallini: preziosissimi pallini di piombo o altrettanto efficaci sassolini, cuore di quest’arma povera e biforcuta, figlia degli alberi, sorella di quella più antica con cui Davide ha ucciso Golia roteando una corda con il braccio per lanciare più forte e più lontano il sasso.

Anche detta fionda.

REGOLAMENTO GARA

Art. 1 – La Slenka deve essere di proprietà del concorrente e deve essere di legno autocostruita.

Art. 2 – Non è ammesso alcun tipo di appoggi artificiali o altro (reggifionda).

Art. 3 – Il tiro viene effettuato dalla pedana e fa fede il bordo del calpestio della pedana stessa.

Art.4 – Il bersaglio è una campanella (borandin) e il suo suono farà fede dell’avvenuto centro.

Art.5 – La distanza fra pedana e bersaglio sarà compresa fra i 9 e i 12 metri. La distanza definitiva sarà comunicata al momento dell’iscrizione.

Art. 6 – I proiettili di lancio saranno forniti dall’organizzazione e saranno uguali per tutti i concorrenti.

Art. 7 – La giuria sarà composta possibilmente da ex guardiacaccia, forestali e guardiabosco.

Art. 8 – La gara è individuale, i tiri di gara saranno dieci entro il tempo di permanenza in pedana di cinque minuti. Il punteggio sarà assegnato sulla base di un punto per ogni centro.

Art. 9 – In caso di parità tra i primi classificati si andrà allo spareggio, che avverrà con le stesse modalità di gara.

Art. 10 – E’ divieto assoluto effettuare, all’interno della zona della manifestazione o nei pressi, prove di tiro spontaneo. Tale trasgressione porterà, ad irrevocabile giudizio della giuria, alla immediata squalifica e alla perdita della quota di iscrizione.

Report_Claudia Avventi Report fotografico_Giulio Malfer.