gillo dorfles

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PORTRAITS

2 marzo 2014 – incontro fuori orario; se metto un flash da fastidio? ‘No no’

Si entra nella casa di Gillo Dorfles e si entra nell’arte contemporanea. Quadri, sculture in tutte le direzioni, aneddoti interessanti raccontati da una voce di centoquattr’anni.

Francobolli d’altri tempi.

Il cannonau penso che sia uno dei vini più intelligenti.

Questa è la mia ultima scultura, io ho fatto il modello poi l’ho realizzata in Toscana ed è fatta in vetroresina.

La mostra alla Fondazione Marconi è andata benissimo, è venuta moltissima gente non me lo sarei aspettato.

Questa scultura di Fontana l’ho dipinta io ahahah di bianco perchè preferivo così, lui non lo ha mai saputo, e anche altre opere ho dipinto sempre di Lucio alcune con il suo permesso come questa che era bianca e ora nera a più effetto.

Oggi le mode non durano nulla. C’è un avvicendarsi terribile nella ricerca di qualcosa di nuovo. Tutti vogliono la novità, sia nell’oggetto industriale sia nell’opera d’arte. Così se un tempo gli stili duravano cinquanta anni o addirittura un secolo, oggi durano tre o quattro anni.

Un messaggio offre il massimo d’informazione quando la sua inaspettatezza, imprevedibilità, ci procura il massimo del piacere.

Solo un uso sapiente e controllato dei nuovi media permette di conservare quella privatezza del pensiero che altrimenti andrebbe smarrita. Perché l’elemento comunicativo, giustamente idolatrato ancora pochi decenni or sono, può trasformarsi in un fattore di disinformazione di negazione della vera conoscenza.

Dovrei andare a sciare in questi giorni ma non ho ancora deciso, non voglio fare brutta figura!_Giulio Malfer